INNOVAZIONE TAYLOR MADE

L’azienda Vitrik realizza un particolare vetro tecnologico in grado di migliorare e semplificare la nostra esperienza ambientale: dall’architettura all’interior design.

È il 2017 quando Diego Corazza e Andrea Comparin decidono di investire su una categoria speciale di vetri stratificati di sicurezza iniziando la produzione del sistema di vetri VK Design, certificato nella classe 1(B)1, la più elevata nella categoria. Tecnicamente parlando questo trattamento consente ai vetri grazie alla tecnologia PDLC – abbreviazione del film Polymer Dispersed Liquid Crystals di passare velocemente da uno stato completamente opaco ad una totale trasparenza. In pratica è come avere due vetri in uno.

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Da Pordenone agli States

Grazie alla caparbietà e alla preveggenza dei due soci nel voler superare i limiti progettuali del vetro l’azienda di Pordenone è oggi tra le prime in Europa a sviluppare questo semilavorato. Realizzati a mano, solo su progetto, i vetri ottenuti vengono impiegati nei grandi progetti d’architettura di noti studi come BIG, che recentemente ha scelto Vitrik per il nuovo grattacielo sostenibile “The spiral” a Manhattan. Ma anche in luoghi pubblici e privati, negli spazi ricettivi per realizzare ambienti luminosi, funzionali e igienici e persino nelle imbarcazioni per garantire privacy insieme a un’alta performance d’isolamento acustico.

Si tratta di cristalli liquidi – spiegano i due soci che si polarizzano, così in assenza di corrente risultano opachi e se sollecitati elettronicamente si allineano conferendo trasparenza (anche se attualmente si può avere trasparenza anche senza tensione elettrica). Il brevetto è stato depositato negli anni Settanta da un italiano in America e noi siamo stati in primi in Europa a sviluppare la tecnologia alla base dell’invenzione, dedicandoci in particolare alla parte relativa all’elettronica, scegliendo strategicamente di lavorare insieme alle vetrerie.

Come funziona

Nessuna complicazione, anche l’usabilità è facilitata: basta un tocco e la centrale di comando gestisce l’accensione e lo spegnimento dei vetri, trasformando lo spazio in innumerevoli situazioni d’uso diverse. VK Control è la centrale di comando smart con telecomando e sistema wi-fi (collegato con pc o smartphone ad Alexa o Google) che permette di accendere o spegnere il vetro anche da remoto, per oltre 100.000 ore. In modalità OFF i cristalli liquidi sono disposti in modo casuale e disordinato e il vetro, opaco, scherma la visuale, proteggendo anche dal sole più di una tradizionale vetrocamera sostituendosi così all’uso tradizionale delle tende schermanti. In modalità ON, invece, la corrente allinea le molecole ordinatamente rendendo il vetro completamente trasparente. Per semplificare al massimo la gestione accensione e spegnimento si possono programmare a piacere per garantire il più possibile il risparmio energetico.

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Soluzioni ad hoc per un’alta personalizzazione

Ciascun progetto è sempre sviluppato nei minimi dettagli insieme al cliente, completamente personalizzato sulle specifiche esigenze, caso per caso, ricercando allo stesso tempo funzionalità e soluzioni estetiche adatte a ciascun spazio. Il vetro può essere usato sia per partizioni verticali sia per partizioni orizzontali rispondendo a qualsiasi esigenza strutturale. In questo modo si possono risolvere progetti speciali come capitato qualche anno fa con la realizzazione di un vetro trapezoidale di grande superficie per il Louvre di Parigi.

Acquistiamo il vetro, già tagliato, dalle vetrerie e tutta la stesura dei cristalli liquidi è eseguita rigorosamente a mano, artigianalmente, usando dei plastici che subiscono una trasformazione in un forno di stratifica e creano il vetro stratificato di sicurezza. Il processo consiste nell’unire due vetri insieme alla tecnologia come si trattasse di un sandwich. Il lato interessante è che si possono inserire anche reti metalliche, stampe digitali o altre tipologie di vetro. In questo modo vi è una grande possibilità di personalizzazione unita al fatto che noi lavoriamo con il nostro ufficio tecnico interno solo su commessa, al millimetro, per studiare in base ai materiali la soluzione più adatta esteticamente al progetto.

I semilavorati ottenuti, in tantissimi spessori, colori o tipologie, sono realizzati anche per perimetri sinuosi, superfici prive di spigoli e dettagli decorativi; in questo modo il loro impiego è molto flessibile e si rendono interessanti per la realizzazione di pareti vetrate, finestre con schermature solari, porte in vetro, box doccia, vetri sagomati, superfici per retroproiezioni.

Tra i clienti di Vitrik oggi troviamo principalmente nomi noti del mondo ufficio che producono pareti divisorie. Si tratta di brand italiani (Lema, Tecno, Citterio, Fantoni), europei o americani; altro settore è l’arredo bagno con il mondo della doccia (Vismara). Ma VK Design è molto apprezzato anche nella nautica per yacht o navi da crociera (Azimut, Viking) dove gli spazi ridotti e in condivisione richiedono la massima ottimizzazione. Infatti, oltre a mantenere l’ambiente interno fresco grazie alla schermatura dei raggi del sole, l’uso del sistema permette di creare anche divisori interni per proteggere cabine e zone relax, senza togliere luminosità all’ambiente.

Progetti speciali: L’astro

Vitrik realizza anche prodotti in vetro tecnologici e di lusso trattati con lavorazioni speciali affidati alla ricerca di materiali particolari e preziosi da inglobare. Per esempio, la collaborazione con Swarovski ha portato alla realizzazione di L’astro, un vetro stratificato, altamente decorativo con il suo effetto iridescente, che racchiude ben quarantamila cristalli per metro quadro posizionati a mano tra due lastre.

Questo vetro speciale utilizza una tecnica brevettata e nasce dalla volontà di testare sempre i comportamenti dei vari materiali. Oggi è un marchio registrato di Vitrik che può essere integrato al sistema VK Design, per esempio, per fare delle protezioni per l’ambiente doccia. Ma è tecnicamente possibile usarlo per realizzare una porta, un tavolo, un pavimento. Non ha limiti di spessore, dimensioni e forma

Dall’idea di L’astro, anticipano i soci, nasce il desiderio di provare a realizzare anche un prodotto finito da mettere sul mercato: arredi speciali o oggetti, da commercializzare in selezionati negozi nel mondo.

Stiamo lavorando molto in America soprattutto per l’area ufficio e ci siamo fatti apprezzare da molti architetti. Quindi pensiamo che nell’immediato futuro anche per L’astro possano esserci delle prospettive in questo paese così come nei Paesi Arabi dove peraltro ci siamo accreditati, con altre poche aziende, per l’avveniristico progetto urbanistico di The Line, la città lunga 170 km e senza auto che nascerà in Arabia Saudita.

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